Turchia, inflazione tornerà a correre dicembre
Il sondaggio degli economisti condotto da Reuters ha messo in evidenza la diffusa aspettativa di un nuovo aumento dell’inflazione in Turchia. Dopo il rallentamento di ottobre (8,55%) e il recupero di novembre (10,56%) l’inflazione nel Paese guidato da Recep Tayyip Erdogan dovrebbe riportarsi all’11,23-11,9%.
Nell’ottobre 2018 l’inflazione era arrivata a superare il 25% a causa della forte svalutazione della lira turca, contro la quale sono venuti in aiuto decisi rialzi nei tassi d’interesse da parte della banca centrale.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.