Turismo: volano gli affitti brevi in tutta Italia
Il trend del turismo in appartamento è sicuramente ormai consolidato ed i viaggiatori sono sempre più attenti alla qualità del prodotto e dei servizi offerti dalla gestione professionale degli immobili. Così l’analisi del Centro Studi Italianway – primo operatore sul mercato italiano degli affitti brevi – che, alla vigilia dell’avvio ufficiale dell’estate con le relative ricadute economiche sul comparto turismo, fotografa nuovi trend (ritorno degli stranieri, normalizzazione delle tariffe e della finestra di prenotazione) attraverso numeri inediti ed indicatori quasi tutti accompagnati dal segno +.
L’analisi delle prenotazioni effettuata dal Centro Studi della proptech fotografa il tanto atteso ritorno dei turisti stranieri che, stando alle prenotazioni effettuate sul portale italianway.house dal primo gennaio al 31 maggio, provengono da ben 114 Paesi.
Inevitabilmente si contrae la percentuale di viaggiatori italiani che dal 52% dello scorso anno passa all’attuale 34%; lo stesso per tedeschi (dal 12% al 7,5%) e francesi (dal 9,5% al 7,2%).
La contrazione dei viaggiatori europei è dovuta alla ripresa del lungo raggio: americani prima di tutto (6,9%) ma anche cinesi (4,2%), tornati a soggiornare in città d’arte come Roma, Firenze, Venezia e Napoli e in luoghi iconici come i laghi di Como e di Garda e la Costiera.
Bene anche inglesi e polacchi (per questi ultimi si tratta di un nuovo trend con un picco del 2,1%), mentre mancano completamente russi e una parte del mondo asiatico.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.