Tusk da May: avviare la Brexit al più presto
L’Europa sembra più decisa ad accorciare i tempi della Brexit di quanto non lo sia lo stesso Regno Unito, che lo scorso giugno ha votato per l’uscita dall’Ue: “Sono consapevole che non è facile ma spero ancora che sarete pronti a avviare il processo di divorzio al più presto”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, alla premier britannica Theresa May, in visita a Londra presso Downing Street. In precedenza May aveva dichiarato che la procedura di recesso dall’Unione non sarebbe stata attivata prima del prossimo anno.
“Il nostro obiettivo è stabilire relazioni con il Regno Unito il più strette possibile”, aveva precisato in precedenza Tusk sul suo profilo Twitter. Tusk sta preparando il terreno con diverse visite ai leader europei prima che i 27 Paesi membri dell’Ue (tutti meno la Gran Bretagna) si riuniranno a Bratislava, in Slovacchia, per discutere delle implicazioni della Brexit.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.