Twitter e Facebook promettono guerra alle fake news, titoli in calo
“Stiamo fermando la diffusione delle fake news”. È questa la rassicurazione arrivata ieri dalla numero due di Facebook, Sheryll Sandberg, e dal numero uno di Twitter, Jack Dorsey nella loro testimonianza al Congresso Usa.
“Cosa funzionava 12 anni fa, non funziona oggi”, ha specificato Dorsey davanti ai membri della commissione Intelligence del Senato, intenzionati a capire come il sito di microblogging stia affrontando il rischio delle intereferenze nelle elezioni Usa come avvenuto nel novembre 2016.
Dorsey ha parlato di “cambiamenti tettonici”, ha difeso l’imparzialità con cui applica le sue regole (alla faccia delle critiche sollevate dal presidente americano, Donald Trump) e ha aperto la porta a una collaborazione tra aziende per affrontare il problema:
“Abbiamo raddoppiato l’identificazione degli account sospetti”, ha detto Dorsey, mentre Sandberg ha sottolineato come “non è sempre facile individuare” chi vuole inquinare le piattaforme dei social media.
Pesante la reazione dei titoli in Borsa.
Facebook ha chiuso le contrattazioni di ieri con un calo del 4%. Pesante anche Twitter. Twitter cede nel finale il 2%, ma era arrivato a perdere fino al 6% scendendo sui minimi intraday pari a 32,51 dollari. Da gennaio il titolo ha comunque guadagnato il 38% e nell’ultimo anno e’ salito del 99%.
Breaking news
Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.