Ubi banca: via libera all’accordo per 410 esuberi e 130 assunzioni
MILANO (WSI) – Siglato l’accordo tra Ubi Banca e i sindacati in relazione all’uscita su base volontaria di circa 410 dipendenti “con accesso al Fondo di sostegno al reddito di settore”.
Nell’intesa vengono assorbite in primo luogo le “339 domande di adesione al precedente piano attuato con l’accordo quadro del 2014″, domande che non sono state accolte perchè eccedenti il limite di 500 previste in quell’occasione e “che cesseranno dal servizio in data 31 gennaio 2016”.
Per le altre 70 posizioni che potranno aderire all’intesa raggiunta da Ubi Banca con la rappresentanza sindacale “è prevista la cessazione dal servizio entro il 31 marzo 2016, dando precedenza alle risorse in grave stato di salute”. Nel biennio 2016-2017 sono previste altre 130 nuove assunzioni “sia mediante nuovi inserimenti che mediante la stabilizzazione di rapporti di lavoro temporaneo già in essere nel gruppo”. Con l’accordo così siglato la banca potrà risparmiare circa 31 milioni lordi annui, mentre gli oneri una tantum relativi agli esodi, da contabilizzare interamente nel quarto trimestre 2015, sono stimati in circa 95 milioni lordi.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.