UBP amplia offerta nel debito sovrano dei mercati emergenti
Union Bancaire Privée (UBP) ha annunciato l’ulteriore ampliamento della sua offerta nel debito sovrano dei mercati emergenti con il lancio di una nuova strategia sui mercati di frontiera: UBAM – Emerging Markets Frontier Bond. Il fondo intende sfruttare l’interessante potenziale di performance offerto dagli investimenti sui mercati di frontiera, dovuto sia ai premi di rischio che sopravvalutano le probabilità di default e sottovalutano i valori di recupero, sia alle diverse opportunità offerte dalla recente ondata di vendite.
I mercati di frontiera sono cresciuti rapidamente nell’ultimo decennio e sono una componente sempre più importante del debito dei mercati emergenti e dell’universo del reddito fisso globale. Meno di 15 anni fa, comprendevano soltanto 10 Paesi con una capitalizzazione di mercato complessiva di 20 miliardi di dollari, oggi ne contano 35 con una capitalizzazione di mercato di 100 miliardi di dollari. I mercati di frontiera sono più differenziati rispetto ai titoli di stato più apprezzati e offrono una migliore diversificazione.
Con UBAM – Emerging Markets Frontier Bond il team di UBP specializzato nel reddito fisso dei mercati emergenti e Thomas Christiansen, gestore principale, puntano a rendimenti di poco superiori al 10 per cento con un approccio di tipo bottom-up, facendo leva sulla profonda conoscenza dei fondamentali e sull’analisi di ogni Paese e titolo e utilizzando uno specifico quadro di riferimento concepito per individuare le obbligazioni a rischio di distress e i potenziali default.
Il fondo può essere attualmente sottoscritto dagli investitori in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Singapore, Spagna e Svezia.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.