UBP: nei prossimi due anni, oro tra 1.100 e 1.350 dollari
NEW YORK (WSI) – Nei prossimi due anni, le quotazioni dell’oro si manterranno nella forchetta tra i 1.100 e i 1.350 dollari. Sono le previsioni di Nevine Pollini, Senior Analyst Commodities di Union Bancaire Privée (UBP), secondo cui fino a quando “la contrapposizione in termini di politica monetaria tra le principali banche centrali persisterà – da una parte c’è la Fed che si sta avviando verso un irrigidimento con i suoi piani di rialzo dei tassi e dall’altra c’è l’approccio da colomba della BoJ e della Banca Centrale Europea con possibilità di ulteriori tagli dei tassi – il prezzo dell’oro continuerà a scambiare in un range ristretto, poiché tale divergenza terrà a freno qualunque calo brusco del dollaro.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.