Ubs, Iran: “Non prevediamo escalation, le conseguenze per gli investitori”
“Il nostro scenario di riferimento, che non contempla un’escalation militare di rilievo, prevede un impatto limitato sull’economia e sugli utili globali. Manteniamo quindi il nostro sovrappeso sulle azioni globali e statunitensi”: è questa l’analisi Mark Haefele, Global Chief Investment Officer Wealth Management di UBS, a poche ore dalla rappresaglia iraniana sulla base statunitense-irachena.
“A meno che si verifichino gravi perturbazioni, ci sembra improbabile che le quotazioni del greggio possano mantenersi a lungo sui livelli attuali. La capacità disponibile nel settore petrolifero rimane adeguata, dato che quella dell’Opec e della Russia è di circa 3,3 mbg. Inoltre, per quest’anno prevediamo ancora un eccesso di offerta di greggio (0,3 mbg), in particolare nell’1S20; infatti, la crescita della produzione non OPEC (da parte di Stati Uniti e Norvegia) dovrebbe superare il leggero aumento della domanda. Pur aspettandoci che i prezzi del petrolio scontino un premio al rischio più alto, a fronte della riacutizzazione delle tensioni tra Stati Uniti e Iran e delle potenziali misure ritorsive da parte di Teheran, ci sembra improbabile che le quotazioni del Brent possano mantenersi sopra 70 dollari il barile nell’1S20, come è successo a settembre dopo l’attacco a una raffineria saudita”.
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Chiusura incolore a Piazza Affari. Il Ftse Mib termina pressoché invariato con Banco Bpm luce dopo l’offerta pubblica di scambio di Unicredit
Il Bitcoin ha vissuto una fluttuazione significativa, avvicinandosi ai 100mila dollari per poi scendere. Questo movimento è influenzato da fattori come l’approvazione di ETF e l’interesse istituzionale, con una recente dichiarazione del presidente USA Trump che ha contribuito a movimentare il mercato.
Thyssenkrupp ha annunciato un piano per ridurre o esternalizzare 11.000 posti di lavoro nella sua divisione acciaio entro il 2030, a causa delle pressioni sui costi energetici e della concorrenza internazionale. L’obiettivo è ridurre i costi del personale del 10% per mantenere la competitività. Attualmente in trattativa con EP Corporate, l’azienda cerca di affrontare le sfide del mercato.
Le borse cinesi hanno registrato una chiusura mista, con l’indice di Shanghai in calo e quello di Shenzhen in rialzo, mentre Hong Kong ha visto una flessione. La nomina di Scott Bessent come segretario al Tesoro americano da parte di Donald Trump ha influenzato il mercato, che attende nuove indicazioni sull’economia nazionale.