UE blocca oltre €200 miliardi della banca centrale russa
L’Unione Europea ha annunciato di aver immobilizzato oltre €200 miliardi di asset della Banca centrale russa in seguito all’invasione di Mosca in Ucraina. Questa cifra sottolinea l’importanza delle discussioni in corso su come utilizzare tali fondi per contribuire alla ricostruzione del paese colpito dalla guerra.
Le nazioni dell’UE hanno riferito i nuovi numeri sugli assets bloccati dopo il 10° pacchetto di sanzioni, che ha costretto le banche a divulgare informazioni sulle dimensioni delle loro partecipazioni.
“La UE è impegnata a garantire che la Russia paghi per i danni causati in Ucraina”, ha affermato il portavoce della Commissione europea, Christian Wigand, confermando i dati. Ecco perché l’UE “sta esplorando modalità per utilizzare gli assets russi congelati e immobilizzati per questo scopo”.
Oltre a ciò, l’UE ha anche congelato €24,1 miliardi di beni privati russi di individui ed entità sanzionate dall’invasione dell’Ucraina. I provvedimenti hanno colpito quasi 1.500 individui, limitando le esportazioni su centinaia di beni e tecnologie e riducendo molte delle principali fonti di entrate di Mosca. Tuttavia, l’UE sta ancora faticando a trovare e congelare gli assets dei miliardari russi sanzionati.
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