Ue, la disoccupazione è scesa ai minimi da marzo 2009
Il tasso di disoccupazione è sceso ai minimi da marzo 2009 nell’Unione Europea. La percentuale dei senza lavoro, così come riportata dalla Commissione Ue, si è attestata all’8,6% in agosto, con un milione e seicento mila persone disoccupate in meno rispetto all’anno prima. L’edizione trimestrale di autunno dell’Employment and Social Development in Europe (ESDE) conferma il rafforzamento, già osservato negli ultimi due anni e mezzo, del mercato del lavoro nel blocco. Il tasso di disoccupazione giovanile è calato dal 20,1% di agosto 2015 al 18,6% di agosto di quest’anno.
L’Ue ha creato 3,2 milioni di posti di lavoro tra agosto 2015 e agosto 2016, di cui 2,2 milioni nell’Eurozona. L’occupazione è aumentata in quasi tutti gli stati membri con l’unica eccezione della Croazia (che ha visto un lieve calo) e della Finlandia (zero variazione). Il tasso di occupazione è sopra i livelli del 2008, anno in cui è scoppiata la crisi finanziaria. Tuttavia va sottolineato che la percentuale resta ancora sotto l’obiettivo del 75% fissato per il 2020 e che le disparità tra i singoli paesi sono ancora ampie.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.