Ue, Mogherini: “Dobbiamo evitare l’opzione militare”
In Venezuela “dobbiamo evitare l’intervento militare”: lo ha detto il portavoce Maja Kocijancic, che ha risposto in luogo dell’Alto rappresentante della politica estera Ue, Federica Mogherini.
“Ciò che è abbastanza chiaro, dal nostro punto di vista, è che abbiamo bisogno di una risoluzione pacifica, politica, democratica e di marca venezuelana a questa crisi e questo ovviamente esclude l’uso della forza”, ha precisato Kocijancic.
Sul tema, la posizione europea è stata raggiunta al termine di un incontro dei ministri degli Esteri dei paesi membri, tenutosi lunedì scorso.
In precedenza gli Stati Uniti avevano sostenuto, per bocca del presidente Donald Trump, che ogni opzione è sul tavolo – inclusa quella militare – per favorire la transizione democratica nel Paese.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.