Ue pronta a dare battaglia agli Usa, si oppone a sanzioni contro la Russia
L’Unione Europea è pronta a mettere i bastoni tra le ruote degli Stati Uniti nel loro tentativo di imporre nuove sanzioni contro la Russia. Bruxelles – con l’Italia in primis – teme infatti che le proprie società energetiche vengano danneggiate fortemente dai tentativi dell’amministrazione americana di punire Mosca per la sua interferenza nelle elezioni presidenziali dello scorso novembre.
Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha chiesto che l’organo esecutivo europeo si metta al lavoro per trovare un modo per rispondere “nel giro di qualche giorno” alle possibili azioni del Congresso americano contro la Russia. Le sanzioni prendono di mira anche i gruppi del settore energetico europeo. L’Ue – si legge in una nota – si dice pronta a intervenire qualora le sanzioni punitive contro la Russia vengano “adottate senza che i timori delle autorità politiche di Bruxelles siano presi in considerazione” dagli Stati Uniti.
Breaking news
Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.