Ue+Efta: parte male il 2019 delle auto, vendite in calo del 4,6%
Parte male il 2019 per le quattro ruote. Secondo Acea, nel mese di gennaio le vendite del mercato auto dell’area Ue+Efta (i 28 paesi della Ue e i tre dell’Efta) hanno registrato un ribasso annuale del 4,6% a 1,226 milioni. Nonostante un avvio fiacco, si tratta del secondo miglior gennaio dal 2009.
Dal punto di vista geografico, la domanda di nuove auto è scesa in quasi tutta l’area, compresi i cinque mercati principali. Italia e Spagna hanno registrato i ribassi più significativi in termini di immatricolazioni, rispettivamente, -7,5% e -8%.
Per il gruppo Fiat Chrysler, il marchio Jeep ha avuto un calo dell’1,9%, Alfa Romeo del 36,1% e Fiat del 19,6%. I brand Lancia e Chrysler invece hanno aumentato le vendite del 54,9%.
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La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.