UK, chi sarà premier post Brexit? May in lizza, Boris Johnson si ritira
LONDRA (WSI) – Theresa May, ministro dell’Interno, si è candidata per il ruolo di primo ministro dopo le dimissioni di David Cameron. Boris Johnson, il carismatico ex sindaco di Londra che si era schierato apertamente a favore del fronte del Leave, ha invece rinunciato. La decisione, maturata dopo che il suo alleato Michael Gove l’ha sfidato nella corsa all’incarico, ha fatto bene alla sterlina che sui mercati dei tassi di cambio è portata sui massimi di seduta nei confronti del dollaro.
Oltre a May, hanno presentato la propria candidatura anche il ministro del Lavoro Stephen Crabb, l’ex ministro della Difesa Liam Fox e, almeno stando alle previsioni, dovrebbero candidarsi anche il ministro dell’Educazione Nicky Morgan e il ministro della Salute Jeremy Hunt. I termini per le candidature scadono alle ore 13 di oggi in Italia.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.