UK: Thames Water in trattative per la nazionalizzazione
Il fornitore d’acqua più grande del Regno Unito, Thames Water, è in trattative con le autorità per piani di emergenza, tra cui una possibile nazionalizzazione temporanea, a causa delle crescenti preoccupazioni riguardanti il suo debito di oltre £13 miliardi. Lo riporta bloomberg, citando fonti vicine alla questione.
Il Ceo della società, Sarah Bentley, ha improvvisamente lasciato l’incarico con effetto immediato, a causa delle preoccupazioni sulla stabilità finanziaria dell’azienda, spingendo la questione all’attenzione del governo.
“C’è un grande lavoro in corso dietro le quinte con Thames Water per garantire che i clienti non ne risentano”, ha dichiarato mercoledì la ministra dell’acqua Rebecca Pow alla Camera dei Comuni, in risposta a una domanda urgente del partito laburista all’opposizione.
Sono in corso colloqui tra il regolatore dell’acqua Ofwat, il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali e il Tesoro sulla possibilità di portare l’azienda di servizi pubblici in un cosiddetto regime di amministrazione speciale. Uno di loro ha espresso la speranza che la nazionalizzazione non sia necessaria.
L’aumento dei tassi di interesse sta mettendo sotto pressione le aziende con elevato indebitamento. Alla fine di marzo, Thames Water aveva il più alto rapporto debito-capitalizzazione del settore, oltre l’80%, secondo una nota di Investec.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.