11:13 lunedì 20 Giugno 2016

Unchr: nel 2015 record di rifugiati, oltre 65 milioni

GINEVRA (WSI) – 65 milioni e oltre i rifugiati nel mondo costretti a lasciare le proprie case nel 2015, soprattutto a causa di guerre e persecuzioni secondo quanto emerge dal rapporto annuale dell’Unchr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

Dal 2011, anno in cui è cominciata la guerra civile in Siria, la cifra è andata via via sempre più aumentando, arrivando al 2015, la prima volta in cui il totale degli sfollati supera i 60 milioni, una cifra superiore alla popolazione dell’intera Italia.

I cinque Paesi che hanno ricevuto più rifugiati sono stati Turchia (2,5 milioni), Pakistan (1,6 mln), Libano (1,1 mln), Iran (949.400), Etiopía (736.100) e Giordania (664.100). I rifiguati arrivano soprattutto dalla Siria (4,l9 milioni), poi da Afghanistan, 2,7 milioni, e Somalia, con 1,1 milioni. Il 2015 è stato anche l’anno con il record di richieste di asilo nei Paesi industrializzati, 2 milioni di richieste. Il Paese in cui vi è stato il boom di richieste è la Germania (441mila), seguito dagli Stati Uniti (172mila). Secondo i dati dell’Unhcr, il 51% dei rifugiati nel mondo sono bambini.

Breaking news

16:15
Wall Street apre in rialzo, trainata da Apple e Netflix

La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.

15:16
USA, mercato edilizio in flessione a settembre 2024

Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.

12:57
Mercati cinesi in rialzo: Hong Kong e Shanghai in forte crescita

I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.

11:53
Volvo Group, calo del 29% dell’utile netto nel terzo trimestre 2024

Il Volvo Group ha registrato un calo del 29% dell’utile netto nel terzo trimestre a causa di un rallentamento nei settori del trasporto merci e delle costruzioni in Europa. Le vendite sono diminuite del 12%, con una contrazione del mercato degli autocarri in Europa, Nord America e Asia, ad eccezione della Cina. Il CEO Martin Lundstedt esprime incertezza sugli sviluppi macroeconomici a breve termine.

Leggi tutti