Unicredit corre, al mercato piacciono i nomi per il dopo Ghizzoni
Il titolo Unicredit guadagna ampio terreno in Borsa, almeno quattro punti percentuali al momento, trascinato dall’entusiasmo per il cambio al vertice. Per il dopo Ghizzoni sarebbe in prima linea Marco Morelli, numero uno di Bofa Merrill Lynch in Italia, gradito anche al governo. L’ad potrebbe dare le dimissioni già dalla prossima settimana. Il consiglio straordinario sul tema dell’avvicendamento al vertice dovrebbe tenersi il 24 maggio.
Il Corriere della Sera oggi fa anche i nomi di Alberto Nagel (Mediobanca), Jean Pierre Mustier (ex numero uno dell’investment banking di Unicredit) e Sergio Ermotti (Ubs). Quest’ultimo ha però smentito le indiscrezioni, mentre il top manager di Unipol Carlo Cimbri, che a Piazzetta Cuccia è di casa, ha fatto presente di non essere interessato.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.