UniCredit e Tesoro approvano presupposti per potenziale operazione su MPS
“UniCredit S.p.A. (“UniCredit”) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana (il “MEF”), nella sua qualità di azionista di maggioranza di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (“MPS”), hanno approvato i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto le attività commerciali di MPS, attraverso la definizione di un perimetro selezionato e di adeguate misure di mitigazione del rischio. A tal fine, avvieranno interlocuzioni in esclusiva per verificare la fattibilità dell’operazione”. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso nella serata di ieri, giovedì 29 luglio, dalla banca guidata da Andrea Orcel.
Il comunicato prosegue:
“Una potenziale operazione permetterebbe al Gruppo di accelerare i piani di crescita organica e agevolare il raggiungimento di ritorni sostenibili superiori al costo del capitale. MPS potrebbe contribuire, subordinatamente alla definizione del perimetro dell’operazione, circa 3,9 milioni di clienti, Euro 80 miliardi di crediti alla clientela, Euro 87 miliardi di depositi della clientela, Euro 62 miliardi di masse in gestione e Euro 42 miliardi di masse in amministrazione”.
Ancora: “L’operazione permetterebbe al Gruppo di rafforzare il posizionamento competitivo in Italia e in particolare nel Centro-Nord, dove si trova il 77% degli sportelli di MPS, contribuendo fra l’altro a una crescita della quota di mercato in Toscana di 17 punti percentuali, in Lombardia e in Emilia Romagna di 4 punti percentuali e in Veneto di 8 punti percentuali”.
“Tale operazione porterebbe inoltre un incremento rilevante della profittabilità prospettica, preservando al contempo la posizione di capitale e migliorando la qualità dell’attivo e il profilo di rischio del Gruppo su base pro forma. Qualsiasi potenziale operazione avverrebbe nell’ambito dell’esistente focalizzazione da parte del Gruppo su liberazione del valore interno che rimane e rimarrà una priorità”.
“Tra i principali presupposti concordati con il MEF per verificare la fattibilità dell’operazione a livello patrimoniale ed economico, si evidenziano:
la neutralità della stessa rispetto alla posizione di capitale del Gruppo su base pro forma;
un accrescimento significativo dell’utile per azione dopo aver considerato le possibili sinergie nette dell’operazione ed in ogni caso il mantenimento dei livelli attuali di utile per azione anche prima di tener conto delle possibili sinergie al 2023;
l’esclusione di contenziosi straordinari non attinenti all’attività di ordinaria gestione bancaria e di tutti i relativi rischi legali, attuali o potenziali;
l’esclusione dei crediti deteriorati e l’adeguata copertura di eventuali ulteriori rischi di credito che siano identificati anche a seguito della due diligence attraverso modalità da definire;
l’accordo sulla gestione del personale in funzione del compendio inerente all’esercizio delle attività commerciali, al fine di assicurare un’integrazione agevole, rapida ed efficace del business nel Gruppo”.
“L’operazione allo studio sarà subordinata al positivo esito della verifica della sussistenza dei presupposti essenziali dell’operazione, della due diligence legale, patrimoniale, fiscale, contabile e industriale, e delle interlocuzioni con il MEF e MPS finalizzate ad addivenire a una più puntuale definizione della struttura, dei termini e del perimetro dell’operazione, nonché alla successiva definizione dei relativi accordi vincolanti. A seguito dell’annuncio in data odierna, UniCredit concorderà con MPS l’accesso ad una virtual data room dedicata per lo svolgimento dell’attività di due diligence”.
“UniCredit rende noto che, pur in assenza di qualsivoglia conflitto di interessi e in piena indipendenza di giudizio, il Presidente, professor Pier Carlo Padoan, in ragione del suo precedente incarico di Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha ritenuto di astenersi dalla deliberazione del Consiglio di Amministrazione. UniCredit fornirà ulteriori aggiornamenti in merito alla potenziale operazione in conformità alle previsioni applicabili in materia di informativa al mercato”.
Breaking news
Chiusura incolore a Piazza Affari. Il Ftse Mib termina pressoché invariato con Banco Bpm luce dopo l’offerta pubblica di scambio di Unicredit
Il Bitcoin ha vissuto una fluttuazione significativa, avvicinandosi ai 100mila dollari per poi scendere. Questo movimento è influenzato da fattori come l’approvazione di ETF e l’interesse istituzionale, con una recente dichiarazione del presidente USA Trump che ha contribuito a movimentare il mercato.
Thyssenkrupp ha annunciato un piano per ridurre o esternalizzare 11.000 posti di lavoro nella sua divisione acciaio entro il 2030, a causa delle pressioni sui costi energetici e della concorrenza internazionale. L’obiettivo è ridurre i costi del personale del 10% per mantenere la competitività. Attualmente in trattativa con EP Corporate, l’azienda cerca di affrontare le sfide del mercato.
Le borse cinesi hanno registrato una chiusura mista, con l’indice di Shanghai in calo e quello di Shenzhen in rialzo, mentre Hong Kong ha visto una flessione. La nomina di Scott Bessent come segretario al Tesoro americano da parte di Donald Trump ha influenzato il mercato, che attende nuove indicazioni sull’economia nazionale.