UniCredit, indiscrezioni su offerta di pubblico scambio con Mediobanca
Non subito ma nel medio termine UniCredit potrebbe prendere seriamente in considerazione di avanzare un’offerta su Mediobanca. Stando alle ultime indiscrezioni stampa, la banca milanese è aperta a valutare un’offerta pubblica di scambio con la rivale Mediobanca, con l’obiettivo di stabilizzare il controllo di Generali (di cui Mediobanca ha il 13,5%). A riportarlo è Il Fatto Quotidiano oggi.
Il gruppo UniCredit è il primo azionista di Mediobanca con l’8% di partecipazione ed è vincolato a un patto di sindacato in scadenza a fine anno. Secondo i calcoli degli analisti di Equita SIM, “ipotizzando un’operazione carta contro carta, la fusione fra UniCredit e Mediobanca sarebbe sostanzialmente neutrale sul CET (il rapporto patrimoniale) di UniCredit visto che Mediobanca – al 2017 – dovrebbe avere un CET1 leggermente inferiore a UniCredit (12,3% contro 12,6%)”.
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.