UniCredit: Orcel su M&A, “prenderemo in considerazioni opzioni strategiche, ma la priorità è il piano” (Der Spiegel)
“Ci sono sempre stati rumors su questo argomento, ma la tempistica diventa fondamentale. Prenderemo sempre in considerazione opzioni strategiche di M&A se soddisfano criteri chiari, ma dobbiamo focalizzarci sulla realizzazione del piano strategico visto che non vogliamo deludere gli azionisti”. Lo ha dichiarato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, nel corso di una intervista a “Der Spiegel”, commentando un possibile interesse della banca di piazza Gae Aulenti per la tedesca Commerzabank.
Sul Ftse Mib, il titolo UniCredit sale dello 0,24% a 13,568 euro e si appresta a tagliare il traguardo di best performer del listino principale di Milano (+76,3% YTD, massimo dell’anno toccato lo scorso 28 dicembre a quota 13,654 euro).
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.