UniCredit, Padoan su Europa: impatto guerra Ucraina sarà enorme, con pandemia già grandi cambiamenti
Il piano di UniCredit presentato a dicembre, “UniCredit Unlocked” “mette in atto in piccolo quello che speriamo di vedere concretizzarsi a livello europeo, poiché identificherà il potenziale radicato nella nostra banca e ci darà l’organizzazione di cui abbiamo bisogno per eccellere nel lungo termine”.
“Abbiamo già iniziato in modo ottimale ottenendo nel 2021 risultati migliori della guidance che ci consentono di proporre una considerevole remunerazione degli azionisti”, ha continuato Padoan, aggiungendo che “un vecchio adagio recita che ogni sfida è un’opportunità, ma i recenti eventi hanno dato a questa espressione una nuova rilevanza”.
“Non abbiamo ancora ben chiaro quale sarà l’impatto della guerra in Ucraina, ma possiamo già prevedere che sarà enorme. Già a partire da marzo 2020, con la pandemia Covid-19, l’Europa ha affrontato un cambiamento contraddistinto da un ritmo mai visto sinora: la pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione nel settore pubblico e in quello privato, ha ulteriormente rafforzato l’adozione di un approccio pienamente orientato al cliente e ci ha spinti ad un rinnovato focus sui temi Egs nell’ambito di un percorso diretto a garantire un futuro sostenibile”.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.