Unicredit pronta a tagliare 12 mila posti di lavoro
LONDRA (WSI) – La banca UniCredit, uno dei due istituti di credito più importanti in Italia, è in crisi di liquidità. Per scongiurare un nuovo aumento di capitale, la seconda banca d’Italia per capitalizzazione e la prima per fatturato è pronta a tagliare circa 12mila posti di lavoro.
Nel prossimo piano industriale che verrà presentato mercoledì accanto ai licenziamenti anche le possibili vendite delle sue attività al fine di ridisegnare il business in Austria e Germania ma anche il potenziamento del digital banking. Tutto al fine di evitare l’aumento di capitale.
Il nuovo piano di gestione sarà presentato insieme ai risultati del terzo trimestre mercoledì ed è visto come un tentativo radicale da parte del direttore generale Federico Ghizzoni per aumentare i profitti e capitali.
Tra le cessioni di Unicredit n Italia, potrebbe esserci il leasing. I tagli a 12mila posti di lavoro saranno per lo più in Germania e Austria e soprattutto nel primo caso, sotto i riflettori c’è l’attività retail.
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.