Unicredit pronta a tagliare 12 mila posti di lavoro
LONDRA (WSI) – La banca UniCredit, uno dei due istituti di credito più importanti in Italia, è in crisi di liquidità. Per scongiurare un nuovo aumento di capitale, la seconda banca d’Italia per capitalizzazione e la prima per fatturato è pronta a tagliare circa 12mila posti di lavoro.
Nel prossimo piano industriale che verrà presentato mercoledì accanto ai licenziamenti anche le possibili vendite delle sue attività al fine di ridisegnare il business in Austria e Germania ma anche il potenziamento del digital banking. Tutto al fine di evitare l’aumento di capitale.
Il nuovo piano di gestione sarà presentato insieme ai risultati del terzo trimestre mercoledì ed è visto come un tentativo radicale da parte del direttore generale Federico Ghizzoni per aumentare i profitti e capitali.
Tra le cessioni di Unicredit n Italia, potrebbe esserci il leasing. I tagli a 12mila posti di lavoro saranno per lo più in Germania e Austria e soprattutto nel primo caso, sotto i riflettori c’è l’attività retail.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.