Unicredit: titolo -4%, rischia quota 2 euro. Rumor crediti deteriorati
Il titolo Unicredit è osservato speciale dopo le indiscrezioni stampa secondo cui l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier starebbe valutando un aumento di capitale nella fascia alta delle aspettative (13 miliardi di euro) per poter contestualmente varare una operazione di pulizia dei crediti deteriorati che potrebbe prevedere anche l’innalzamento delle rettifiche su crediti che potrebbero arrivare addirittura a 7-8 miliardi.
Alle 11.30 ora italiana, a fronte di un indice Ftse Mib a Piazza Affari che cede l’1% a 16.392,79 punti, Unicredit cede il 3,90% a 2,02 euro, rischiando nuovamente la soglia di 2 euro.
Nessun commento è stato rilasciato dal numero uno di Mediobanca Alberto Nagel sui recenti rumor su una fusione tra Unicredit e la banca francese Société Générale:
“Non commento indiscrezioni relative a un gruppo a cui siamo molto vicini, anche perché sono indiscrezioni puramente giornalistiche”. Da segnalare che UniCredit è il maggior azionista di Mediobanca, detenendo una quota di partecipazione dell’8,56%.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.