Unicredit vara aumento di capitale di 13 miliardi, cessione sofferenze a Fortress e Pimco
Unicredit ha reso noto che lancerà un’operazione di aumento di capitale da 13 miliardi interamente garantito. E’ quanto si legge in una nota diramata dalla banca. L’assemblea straordinaria dei soci per deliberare sull’operazione è stata convocata per il 12 gennaio.
UniCredit realizzerà una svalutazione di asset e crediti per 12,2 miliardi nel quarto trimestre dell’anno contestualmente ad un processo di riduzione del rischio che prevede una cartolarizzazione di 17,7 miliardi di sofferenze (Npl) di cui è prevista la cessione nel corso del piano strategico.
Riguardo alla cartolarizzazione delle sofferenze, UniCredit ha comunicato di aver siglato due accordi per la cessione di un portafoglio complessivo di 17,7 miliardi di euro di Npl (crediti non performanti), con Fortress e Pimco. Entrambi gli accordi prevedono la costituzione di veicoli in cui UniCredit avrà una posizione di minoranza.
Il Cda di UniCredit ha approvato il nuovo piano strategico 2016-2019, che verrà presentato oggi al Capital Markets Day a Londra. Tra gli obiettivi, quello di centrare il target di un utile netto di 4,7 miliardi di euro al 2019, con un Rote superiore al 9% e un Cet 1 fully Loaded “superiore al 12,5%”.
Nella nota della banca si legge che per l’esercizio 2016, il nuovo piano strategico di UniCredit 2016-2019 non prevede alcun pagamento di dividendi, mentre per gli anni successivi, si stima una politica di distribuzione dei dividendi cash “del 20-50%”.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.