Unimpresa: spesa pubblica sfonda quota 1000 miliardi di euro, record storico
Record storico per la spesa pubblica nel nostro paese che si appresta a superare per la prima volta quota 1000 miliardi di euro. Così un’analisi del Centro Studi di Unimpresa secondo cui alla fine del 2022, il totale delle uscite dal bilancio dello Stato, comprese quelle di regioni e province, si attesterà a oltre 1.008 miliardi di euro in aumento di quasi 40 miliardi rispetto allo scorso anno. In futuro, non si torna indietro: anche nel 2023 e nel 2024, dalle casse pubbliche continueranno a uscire oltre 1.000 miliardi annui, più di 1.032 miliardi nel 2023, più di 1.028 miliardi nel 2024 e più di 1.045 miliardi nel 2025. In futuro, peserà l’aumento delle pensioni: rispetto al prodotto interno lordo, l’incidenza degli assegni Inps sul totale della spesa passerà dal 15,7% del 2022 più del 16% per il triennio 2023-2025; mentre si spenderà meno per gli stipendi dei dipendenti pubblici: dal 10,0% di quest’anno all’8,8% del 2025. È quanto emerge da un documento del Centro studi di Unimpresa, secondo cui la corsa della spesa pubblica è cominciata nel 2020, primo anno di pandemia, quando è cresciuta di 75 miliardi rispetto al 2019, in salita di quasi il 9% a quota 946 miliardi, per poi aumentare ancora nel 2021 di altri 39 miliardi (più 4%) a 985 miliardi; alla fine del 2022, la crescita rispetto all’anno precedente sarà pari a quasi 23 miliardi (più 2%).
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.