Usa annuncia nuove sanzioni contro la Russia
Nessun passo indietro degli Usa nelle sanzioni contro la Russia. Anzi. Washington ha annunciato una nuova serie di misure contro Mosca, motivandole con una “prolungata inosservanza delle norme internazionali”.
Ad essere colpiti a vario titolo alcuni responsabili dell’intelligence di Mosca e alcune entità legate al ‘Project Lakhta’, un piano legato alla Internet Research Agency, la famigerata agenzia guidata dai servizi russi e coinvolta nelle interferenze sulle elezioni presidenziali Usa 2016.
Colpiti anche alcuni funzionari dell’agenzia di intelligence Gru e dei servizi segreti dell’esercito russo, accusati d’aver coordinato una serie di cyber attacchi contro l’Agenzia mondiale antidoping e l’Organizzazione per il divieto delle armi chimiche.
Nel mirino anche Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, gli 007 ritenuti responsabili dell’attacco con agenti chimici nel Regno Unito ai danni di Sergei Skripal e sua figlia Yulia.
Allo stesso tempo gli Stati Uniti hanno deciso di porre fine alle misure restrittive contro alcune industrie russe, come il colosso della produzione di alluminio Rusal.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.