USA, aumento significativo dei posti di lavoro a settembre
Nel mese di settembre il mercato del lavoro statunitense ha registrato un sorprendente incremento dei posti di lavoro, con la creazione di 254.000 nuove posizioni lavorative al di fuori del settore agricolo. Questo dato ha superato ampiamente le aspettative degli analisti, che avevano previsto un aumento di soli 150.000 posti.
Con una disoccupazione in calo dal 4,2% al 4,1%, i dati mostrano un miglioramento più marcato rispetto alle previsioni, che indicavano una stabilità al 4,2%. Questo calo del tasso di disoccupazione riflette una ripresa più robusta del mercato del lavoro americano, un segnale positivo per l’economia del paese.
Il rapporto sull’occupazione di settembre evidenzia la capacità del mercato del lavoro degli Stati Uniti di generare nuove opportunità, nonostante le sfide economiche globali. L’incremento dei posti di lavoro e la diminuzione del tasso di disoccupazione rappresentano indicatori chiave per valutare la salute economica del paese.
Breaking news
Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.