Usa: banche dovranno rivelare identità proprietari conti offshore
Con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale il governo degli Stati Uniti ha intenzione di istituire un insieme di nuove regole che impongano alle banche di identificare i proprietari che ci sono dietro alle società offshore. È la prima volta nella storia del paese che si prospetta un’operazione di condivisione di tali informazioni.
È la risposta di Barack Obama allo scandalo planetario dei “Panama Papers“, 11,5 milioni di documenti top secret e resi noti grazie alle rivelazioni di una talpa interna alla società legale Mossack Fonseca. Ora le migliaia di clienti internazionali di alto profilo che hanno stretto legami con i paradisi fiscali in cui hanno parcheggiato i loro soldi sfruttando conti offshore, non potranno più nascondersi.
Prima alle banche con filiali negli Stati Uniti si poteva chiedere solamente l’identità di chi apriva un conto all’interno dei confini nazionali, quindi i clienti che volevano “nascondere” i propri soldi, per un motivo o per l’altro, finivano per aprire conti offshore sotto il nome di qualcun altro servendosi di una società di facciata.
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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.