Usa: creati 215.000 nuovi posti lavoro, disoccupazione al 5%
NEW YORK (WSI) – Reso noto dal fronte macroeconomico Usa il report occupazionale degli Stati Uniti, che ha messo in evidenza una creazione di 215.000 posti di lavoro nel mese di marzo, a fronte di un tasso di disoccupazione in lieve rialzo, al 5% dal 4,9% precedente, causa l’aumento della partecipazione alla forza lavoro.
Massima attenzione al dato, attentamente monitorato dalla Fed.
In media, i salari orari sono saliti +0,3%, a $25,43 su base mensile, riportando su base annua un aumento +2,3%, così come a febbraio. Le ore di lavoro settimanali sono rimaste anch’esse invariate, a 34,4 ore.
Il tasso di partecipazione alla forza lavoro ha raggiunto il 63% per la prima volta in due anni.
Il dipartimento del Lavoro Usa ha reso noto che a febbraio sono stati creati +245.000 nuovi posti di lavoro, invece dei 242.000 inizialmente resi noti. Il dato di gennaio è stato rivisto lievemente al ribasso da +172.000 a +168.000.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.