Usa, crollano le offerte di lavoro a novembre
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono scese a novembre al minimo da sei mesi. Il numero complessivo di offerte scende a 5.8793 milioni, cifra al di sotto delle stime del consensus che prevedevano 6,038 milioni. I dati fanno riferimento all’indice JOLTS, Job Openings and Labor Turnover Survey. Le offerte di lavoro sono aumentate nel commercio al dettaglio ma diminuite negli altri servizi, trasporti, magazzini e servizi pubblici. Anche le assunzioni totali negli Usa sono diminuite, passando dai 5,592 milioni di ottobre ai 5,488 milioni di novembre.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.