Usa, i prezzi al consumo crescono ma meno delle previsioni
L’indice dei prezzi al consumo negli Usa a luglio è salito dello 0,1%, mentre gli analisti si attendevano un aumento dello 0,2%. A giugno il dato era rimasto invariato. Il dato “core”, cioè senza la componente dei beni alimentari e dell’energia, è cresciuto dello 0,1% anche qui meno dello 0,2% atteso dagli analisti. Lo dicono i dati del Dipartimento Usa del Lavoro. L‘inflazione resta quindi debole. Su base annuale, l’aumento dei prezzi al consumo è dell’1,7% sotto la soglia considerata ottimale dalla Fed del 2%.
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L’operazione è stata completata nel rispetto delle normative Antitrust e Golden Power
A settembre, il fatturato dell’industria italiana ha subito una flessione sia in termini congiunturali che tendenziali, segnando il quinto calo consecutivo. I dati mostrano una diminuzione dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua il calo è del 5,7% in valore e del 4,7% in volume.
Le borse di Hong Kong e Shanghai terminano il mese di novembre con risultati contrastanti. Nonostante le incertezze economiche, l’indice Hang Seng vede una crescita costante nel 2023, mentre Shanghai registra un leggero aumento mensile.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.