Usa: inflazione corre al record in 40 anni, tassi Treasuries 10y al 2% per la prima volta dal 2019
Per la prima volta dall’agosto del 2019, i tassi sui Treasuries a 10 anni hanno rivisto la soglia psicologica del 2%, sulla scia del dato che ha confermato la nuova fiammata dell’inflazione Usa.
Nel mese di gennaio, l’indice dei prezzi al consumo è volato negli States del 7,5%, più delle attese, che erano per un aumento del 7,3%.
L’inflazione ha testato il record degli ultimi 40 anni, dopo il rialzo del 7% di dicembre. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo degli States è salito al ritmo dello 0,6%, così come a dicembre, più del +0,5% stimato.
L’inflazione core misurata dall’indice dei prezzi al consumo depurato dai prezzi dei beni energetici e alimentari ha accelerato anch’essa il passo, salendo su base annua del 6% dal 5,5% di dicembre. Il rialzo è stato superiore al +5,9% atteso dal consensus. Su base mensile, il trend della componente core è stato di un aumento dello 0,6%, come a dicembre, ma oltre il +0,5% atteso.
I tassi dei Treasuries a due anni, i più sensibili al trend dei tassi sui fed funds, sono schizzati di 10 punti base all’1,45%.
Breaking news
A dicembre, l’economia tedesca mostra segnali di peggioramento secondo l’IFO Institute. L’indice IFO scende a 84,7 punti da 85,6 di novembre, con aspettative future in calo. Tuttavia, l’indice delle condizioni attuali migliora leggermente. Questi dati sottolineano le sfide economiche che la Germania deve affrontare nei prossimi mesi.
I mercati asiatici chiudono in negativo a causa delle preoccupazioni legate alle prossime decisioni della Federal Reserve e della Bank of Japan. In particolare, a Tokyo, gli indici Nikkei e Topix registrano perdite, mentre la yen si stabilizza. SoftBank, invece, vede un aumento delle azioni grazie all’annuncio di un investimento significativo negli Stati Uniti.
Prevalenza di segni rossi in avvio per le borse europee. A Piazza Affari, Ftse Mib in flessione dello 0,8% con Eni a picco (-6,2%)
Lo yen si avvicina a quota 155 nei confronti del dollaro in attesa delle riunioni di politica monetaria della Fed e della BoJ