Usa, inflazione cresciuta meno del previsto a inizio secondo trimestre
L’inflazione è aumentata del 2,2% su base annuale in il mese scorso, meno del +2,3% previsto, negli Stati Uniti. A marzo la variazione era stata pari al +2,4%. Rispetto a marzo i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,2% ad aprile, in sintonia con le stime e più del -0,3% registrato il mese precedente. I prezzi al consumo ‘core’ – escluse le componenti cibo ed energia – sono saliti dell’1,9% su base annuale in aprile contro il +2% delle previsioni che è anche stato il risultato visto a marzo.
Le cifre macro sull’inflazione erano attese dal mercato che vuole capire se la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse a giugno. L’economia americana è in ripresa nel secondo trimestre dopo la crescita molto fiacca del Pil nei primi tre mesi dell’anno, quando la prima economia del mondo ha registrato un’espansione delle attività dello 0,7%.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.