Usa, Ism: anche il settore non manifatturiero delude
Dopo il calo – inaspettato nella sua portata – del settore manifatturiero negli Stati uniti, anche l’indice ISM dei servizi delude le attese di mercato. L’indice stilato da Markit ha toccato i minimi dell’anno, scendendo in area 53,7, i minimi da dicembre 2014.
I nuovi ordini sono calati ai minimi da gennaio 2015 e anche i livelli di occupazione sono regrediti. Markit spiega che le notizie sono deludenti per un’economia che ha visto il primo rialzo dei tassi guida da parte della Federal Reserve in quasi un decennio”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.