Usa, Ism servizi ottobre sale a 56 punti
L’indice ISM servizi degli Usa, a ottobre, è salito a 56 punti dai 54,9 di settembre, registrando la crescita al ritmo più rapido degli ultimi due anni.
L’indicatore relativo ai nuovi ordini è scivolato di 2,0 punti ma è rimasto elevato a 57,4 punti. Produzione in discesa di 2,7 punti a 57,2 mentre l’occupazione è balzata di 5 punti a 53, massimo da 14 mesi.
L’indice dei prezzi pagati, una misura dell’inflazione, è sceso di 1,3 punti a 58,1 tornando su livelli relativamente bassi pre-pandemia.
Il rapporto evidenza l’ottimo stato di salute del settore terziario, che potrebbe ulteriormente beneficiare dell’attesa riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve.
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La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.