Usa, maxi revisione in negativo sui dati occupazionali aggiornati a marzo
I dati rivisti al marzo 2019 hanno ridotto di 501.000 posti di lavoro i dati occupazionali preliminari (non includenti i lavori nel comparto agricolo). E’ la più ampia revisione al ribasso mai registrata dall’Ufficio di statistica americano dal 2009.
“Questa revisione ha un senso, dato che l’aumento mensile medio di 223.000 nel 2018 sembrava troppo bello per essere vero alla luce di quanto è diventato stretto il mercato del lavoro e dei problemi riportati dalle aziende nella ricerca di lavoratori qualificati”, ha affermato Stephen Stanley, capo economista di Amherst Pierpont Securities.
Il settore delle vendite al dettaglio ha segnato 146.400 posti di lavoro in meno, mentre hotel e ristoranti hanno riportato 175.000 lavoratori in meno rispetto alle stime preliminari
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.