USA: ok alla fusione Amazon-Whole Foods. Settore retail UE in affanno
NEW YORK (WSI) – Via libera alle nozze tra Amazon e Whole Foods Market. La Fct, l’autorità garante della concorrenza americana ha reso noto che non indagherà oltre sulla fusione perché, a suo dire, non vi son rischi per la concorrenza.
Amazon ha reso noto che abbasserà i prezzi di numerosi prodotti alimentari di Whole Foods. Le notizie che arrivano dagli Stati Uniti fanno male al settore retail in Europa visto che il settore della GDO cede oltre 1 punto percentuale con Carrefour che lascia sulla piazza di Parigi il 2,2%, a Londra Tesco perde l’1,7% e ad Amsterdam Ahold scivola di oltre il 4 per cento.
La principale preoccupazione è che con i supermercati online e i negozi senza cassiere e dipendenti Amazon possa sbaragliare la concorrenza e “uccidere” il settore retail tradizionale.
Breaking news
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.