Usa, prezzi al consumo core accelerano a gennaio
I prezzi al consumo “core”, quelli slegati dalle componenti più volatili del paniere, sono cresciuti negli Usa dello 0,2% nel mese di gennaio, in accelerazione rispetto al +0,1% registrato a dicembre. Nei 12 mesi a gennaio il livello dei prezzi core al consumo è cresciuto del 2,3%: è il quarto mese consecutivo che questa misura per l’inflazione si mantiene su questo livello.
L’indice dei prezzi core per le spese personali (core Pce), l’indice più attentamente sorvegliato dalla Fed, si era portato all’1,6% anno su anno a dicembre; il dato sul mese di gennaio sarà diffuso nei prossimi giorni.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.