Usa, Russiagate: ex consigliere Flynn potrebbe essere indagato
WASHINGTON (WSI) – L’ex consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Michela Flynn, potrebbe essere indagato. A sostenerlo due deputati repubblicani del Congresso secondo cui Flynn, che mentì al vice presidente Pence in merito ai suoi contatti con la Russia, avrebbe ricevuto denaro per apparizioni davanti alle organizzazioni russe nel 2015 e per il lavoro di lobbying che ha aiutato il governo turco.
Nel 2015 Micheal Flynn accettò un pagamento di 35mila dollari per partecipare ad un evento dell’emittente russa RT, controllata dal Cremlino. In un’intervista del luglio 2016, Flynn aveva però negato di aver parlato con gli emissari di Mosca sulla possibilità che Trump, in caso di elezione, avrebbe potuto levare le sanzioni, e assicurando il governo di non aver mai preso soldi dai russi.
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A dicembre, l’economia tedesca mostra segnali di peggioramento secondo l’IFO Institute. L’indice IFO scende a 84,7 punti da 85,6 di novembre, con aspettative future in calo. Tuttavia, l’indice delle condizioni attuali migliora leggermente. Questi dati sottolineano le sfide economiche che la Germania deve affrontare nei prossimi mesi.
I mercati asiatici chiudono in negativo a causa delle preoccupazioni legate alle prossime decisioni della Federal Reserve e della Bank of Japan. In particolare, a Tokyo, gli indici Nikkei e Topix registrano perdite, mentre la yen si stabilizza. SoftBank, invece, vede un aumento delle azioni grazie all’annuncio di un investimento significativo negli Stati Uniti.
Prevalenza di segni rossi in avvio per le borse europee. A Piazza Affari, Ftse Mib in flessione dello 0,8% con Eni a picco (-6,2%)
Lo yen si avvicina a quota 155 nei confronti del dollaro in attesa delle riunioni di politica monetaria della Fed e della BoJ