Usa, Stephen Bannon arrestato per truffa
Il politologo Stephen Bannon è stato arrestato negli Stati Uniti in seguito ad una accusa per truffa. L’ex stratega della campagna elettorale di Trump è accusato di frode dalle autorità di New York, insieme ad altre tre persone nell’ambito della campagna online di raccolta fondi ‘We Build The Wall’.
Secondo le autorità di New York hanno frodato centinaia di migliaia di finanziatori facendo leva sul loro interesse a finanziare la costruzione del muro al confine con il Messico e sotto la falsa pretesa che i fondi sarebbero stati spesi per la costruzione.
“Non solo hanno mentito ai finanziatori” della campagna ma “li hanno truffati nascondendo” l’uso reale dei fondi, molti dei quali sono andati a finanziare il loro stile di vita hanno precisato le autorità
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.