Realizzi a Piazza Affari, Ftse Mib chiude a -0,4%
Chiusura in calo per le borse europee, orfane del faro Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in flessione dello 0,4% a 27.754 punti, nonostante lo stacco dei dividendi di Poste Italiane, Snam, Terna ed Hera. Tra le aziende maggiormente capitalizzate spiccano i bancari Bper (+3%), Unicredit (+2,3%) e Mps (+1,5%) oltre a Telecom Italia (+1,4%), mentre scivolano in coda Snam (-2%), Hera (-2%), Interpump (-2%) e Recordati (-1,9%).
I listini americani, reduci dalla migliore settimana da marzo, sono rimasti fermi per la festività del Juneteenth. Il sentiment ha risentito negativamente dell’assenza di stimoli economici dalla Cina e dal taglio delle stime di crescita sulla prima economia cinese da parte di Goldman Sachs.
Giornata scarna di appuntamenti macroeconomici, in attesa dei numeri in uscita nei prossimi giorni su indici Pmi manifatturieri, inflazione del Regno Unito e la fiducia dei consumatori dell’eurozona. Mercoledì il focus si sposterà sull’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, al Congresso Usa. Riflettori puntati anche sulle decisioni di alcune banche centrali, tra cui Bank of England e Banca Nazionale Svizzera.
Sul Forex, l’euro si mantiene in area 1,093 dollari, mentre il cambio fra biglietto verde e yen mantiene i recenti guadagni a 141,8. Tra le materie prime, riduce le perdite il petrolio, con il Brent a 76 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 159 punti base, con il decennale italiano in risalita al 4,11%, in un contesto di rendimenti in aumento.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.