Venezuela: in circolazione nuove banconote per la seconda volta in un anno
Non si arresta la grande crisi che ha colpito il Venezuela e dopo aver tagliato l’anno scorso cinque zeri dal bolívar, ora il governo di Nicolas Maduro ha deciso di rilasciare nuove banconote per la seconda volta in meno di un anno.
Il motivo è per l’iperinflazione che ha eroso gli effetti di una revisione monetaria dell’agosto 2018 intesa a migliorare la disponibilità di contante. Nuove banconote con tagli da 10.000, 20.000 e 50.000 bolívar inizieranno a circolare giovedì per “rendere il sistema di pagamento più efficiente e facilitare le transazioni commerciali”, ha detto la banca centrale venezuelana in un comunicato.
La più grande di queste banconote, equivalente a circa 8 dollari, è più del salario minimo di 40.000 bolívar al mese.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.