Venezuela: Maduro stravince nelle amministrative ed estromette opposizione
Stravince nelle elezioni municipali In Venezuela il partito socialista di Nicolas Maduro, che i è imposto in oltre 300 città su 335, anche se sul voto ha pesato il boicottaggio di quasi tutta l’opposizione. L’affluenza è stata del 47%, in calo di oltre dieci punti rispetto alla tornata di quattro anni fa.
Lo stesso capo dello stato, durante un comizio in cui ha annunciato il suo trionfo, ha avvertito che “i partiti che non hanno partecipato al voto non potranno farlo più e scompariranno dalla mappa politica”.
Tre dei quattro maggiori partiti di opposizione hanno rinunciato a presentare i propri candidati, accusando le autorità di irregolarità e brogli durante le ultime elezioni per i governatorati. Il voto delle municipali è stato l’ultimo prima di quello presidenziale, l’anno prossimo, nel quale Maduro conta di essere rieletto, nonostante la sua forte impopolarità.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.