Verbali Fed: con rischi al rialzo per inflazione possibili rialzi sul tavolo
“Con l’inflazione ancora ben al di sopra dell’obiettivo di lungo periodo del Comitato e il mercato del lavoro ancora teso, la maggior parte dei partecipanti ha continuato a vedere significativi rischi al rialzo per l’inflazione, che potrebbero richiedere un ulteriore inasprimento della politica monetaria”. E’ quanto emerge dai verbali della Federal Reserve (Fed) diffusi ieri sera e relativi alla riunione di fine luglio del Fomc. Con l’nflazione, si legge nel documento, che “è rimasta su un livello inaccettabilmente alto”.
“La Federal Reserve cita i timori sull’inflazione come motivo per tenere sul tavolo ulteriori rialzi dei tassi, ma iniziano a crearsi delle divisioni”, segnalano gli esperti di ING che si attendono una pausa nel meeting di settembre.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.