Via libera dall’Fmi al prestito di $50 miliardi per l’Argentina
Via libera dal Fondo monetario internazionale (Fmi) al prestito da 50 miliardi di dollari in tre anni per l’Argentina. La notizia arriva dall’istituto di Washngton che in una nota specifica che il piano proposto dalle autorità di Buenos Aires punta a
“rafforzare l’economia del paese riportando fiducia sul mercato tramite un programma macroeconomico che riduce i bisogni di finanziamento del paese, instrada il debito in una traiettoria di calo e rafforza l’indipendenza della Banca centrale”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.