Virginia Raggi nuovo sindaco di Roma. Tsunami M5S in Italia
Trionfo del M5S nelle amministrative del 2016. E’ questo l’esito del ballottaggio che si è tenuto ieri, domenica 19 giugno, nei Comuni dove si era votato lo scorso 5 giugno.
Virginia Raggi diventa ufficialmente nuovo sindaco di Roma con il 67,2% delle preferenze, mettendo KO lo sfidante del PD Roberto Giachetti; Chiara Appendino batte Piero Fassina a Torino con il 54,5%.
Il M5S vince dunque a Roma e Torino, ma non solo, visto che trionfa praticamente in 19 dei 20 Comuni in cui si è presentato per le elezioni amministrative.
A Napoli e Bologna la scelta ricade rispettivamente su Luigi De Magistris e il pd Virgilio Merola.
Beppe Sala si conferma sindaco di Milano con il 51,7% dei voto, contro il 48,3% di Stefano Parisi e dà così al governo Renzi una magra consolazione.
Male anche il centrodestra, che perde in molte città, a parte Trieste dove Roberto Dipiazza vince sul Pd Roberto Cosolini. Certificata la resurrezione di Clemente Mastella, che a Benevento batte il candidato del centrosinistra Raffaele Del Vecchio.
Breaking news
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.
Il Volvo Group ha registrato un calo del 29% dell’utile netto nel terzo trimestre a causa di un rallentamento nei settori del trasporto merci e delle costruzioni in Europa. Le vendite sono diminuite del 12%, con una contrazione del mercato degli autocarri in Europa, Nord America e Asia, ad eccezione della Cina. Il CEO Martin Lundstedt esprime incertezza sugli sviluppi macroeconomici a breve termine.