Voli aerei, domanda di passeggeri in crescita: i dati di Iata
La domanda di passeggeri nel settore aereo ha registrato un significativo aumento ad agosto, crescendo dell’8,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo incremento si accompagna a una crescita della capacità del 6,5% e a un nuovo record per il fattore di carico, che ha raggiunto l’86,2%.
I dati, diffusi dalla International Air Transport Association (Iata), mostrano come la domanda internazionale sia salita del 10,6% rispetto ad agosto 2023, mentre quella interna ha visto un incremento del 5,6% su base annua.
Willie Walsh, direttore generale della Iata, ha commentato: “Il mercato dei viaggi aerei è in fermento e le compagnie aeree stanno facendo un ottimo lavoro nel soddisfare la crescente domanda di viaggi”. Ha sottolineato come i guadagni di efficienza abbiano portato i fattori di carico a livelli record, evidenziando la resilienza del settore nonostante le sfide legate alla catena di fornitura e alle carenze infrastrutturali.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.