Volkswagen: altri veicoli coinvolti nel dieselgate
WOLFSBURG (WSI) – Ancora guai per la Volkswagen. Dopo le ultime accuse da parte dell’Epa, l’Agenzia per la protezione ambientale americana che punta il dito anche contro i modelli a diesel più potenti anch’essi con software truccato per le emissioni, questa volta è la stessa casa di Wolfsburg a fare mea culpa.
Sarebbero 800 mila i veicoli Volkswagen con delle incoerenze in merito alle emissioni di Co2, anidride carbonica. Questi oltre ai veicoli già coinvolti nel dieselgate e oltre agli ossidi di azoto (NOx). E i costi lieviterebbero a circa 2 miliardi di euro.
E mentre il titolo scende a Francoforte (-7,57%), Porsche America annuncia la sospensione delle vendite negli Stati Uniti di tutti i modelli Cayenne diesel 4×4 “fino a nuove disposizioni”.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.