Volkswagen: dieselgate non fa paura, crescono utili e fatturato
In aumento nei primi nove mesi dell’anno il fatturato della Volkswagen che segna i 174,6 miliardi di euro, in crescita del 2,7 per cento. Invariato l’utile operativo rettificato fermo a 13,3 miliardi, mentre l’utile ante imposte sale di 2,2 miliardi di euro arrivando a quota 12 miliardi e mezzo. Nel terzo trimestre dell’anno i profitti netti salgono a 2,67 miliardi dai 990 milioni di un anno fa. Salgono anche i ricavi per la casa automobilistica di Wolfsburg arrivando a quota 55,2 miliardi contro i 55 dello stesso periodo del 2017. Confermati i target per il 2018. Ecco il commento del CEO Herbert Diess.
“Siamo ancora nel messo di un processo di trasformazione e dobbiamo continuare a tenere il ritmo (…) Lo sviluppo nei primi nove mesi del corrente anno fiscale è incoraggiante. Stiamo ancora affrontando importanti sfide che noi e l’intero settore automobilistico dobbiamo superare”.
Breaking news
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.
Le borse cinesi chiudono in negativo a causa della cautela sui mercati globali, influenzata dall’approccio della Federal Reserve sui tassi. L’indice Hang Seng perde lo 0,5%, mentre Shanghai segna un calo dello 0,36%. Anche Sydney e Seul registrano performance negative.