Wall Street affonda su venti guerra commerciale Usa – Cina
I timori per una guerra commerciale e il continuo sell-off dei titoli tecnologici mandano a picco a Wall Street. Ieri, nel finale, il Dow ha perso 458,92 punti, l’1,9%, a quota 23.644,19. L’S&P 500 ha ceduto 58,99 punti, il 2,23%, a quota 2.581,88. Il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno 193,33 punti, il 2,74%, a quota 6.870,12.
Quello di ieri è stato il peggiore inizio di aprile dalla Grande Depressione degli anni ’30 del secolo scorso. Il tutto è successo dopo un marzo che è stato per gli indici americani il mese peggiore dal gennaio 2016.
La Cina ha introdotto ieri i dazi su 128 prodotti made in Usa, come risposta alle decisioni in materia imposte dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. I dazi imposti oscillano fra il 15% e il 25%. Tra i prodotti colpiti il vino, la carne di maiale e la frutta esportati dagli States in Cina. –
Breaking news
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.
Avvio debole a Piazza Affari, nell’ultima seduta di una settimana volatile per l’azionario. Quasi tutti i titoli del Ftse Mib in rosso.
Un disegno di legge appoggiato da Donald Trump è stato bocciato alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti
I proventi saranno rivolti in particolare a finanziare spese di manutenzione straordinaria per l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria